Raccolta di sangue e plasma in calo
Così l’Avis Basilicata prepara il rilancio

2019-05-09T16:18:27+02:00 10 Maggio 2019|Primo Piano|

Un alto rapporto tra donatori e donazioni, ma un calo nella raccolta di sangue intero e plasma. L’assemblea regionale dell’Avis Basilicata ha permesso di presentare i numeri raccolti dall’associazione nel corso del 2018. Numeri che, nonostante tutto, sembrano premiare l’attività dei volontari: 17.309 i soci attivi, 21.272 le donazioni complessive, di cui 19.329 di sangue intero, 1.310 di plasma e 634 di piastrine, queste ultime in aumento rispetto all’anno precedente. Ma a quali cause è allora riconducibile il calo in questione?

In base a quanto dichiara il presidente dell’Avis regionale, Rocco Monetta, “i motivi vanno dalla diminuzione dei residenti all’annullamento delle giornate di raccolte programmate, effetto quest’ultimo dello scarso numero di personale sanitario disponibile. Tuttavia, l’autosufficienza è garantita proprio dalla nostra associazione, insieme anche alla Fidas, nonostante sia stato necessario, da parte del Centro regionale sangue, l’acquisto di 652 sacche al di fuori del nostro territorio”.

Maggiore dialogo con le istituzioni e più attività nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della donazione, sono state alcune delle richieste che i delegati, nel corso dell’incontro, hanno rivolto all’Avis: in particolare, le amministrazioni sono state invitate a fornire risposte precise su due progetti, “progetto plasma” e il “progetto qualità”, da oltre due anni depositati in Regione e in attesa di approvazione. “Tutto questo dovrà portare anche noi a riorganizzare il nostro metodo di lavoro – conclude il presidente Monetta -, così da garantire, in collaborazione con la sanità locale, efficienza e standard elevati per la tutela dei pazienti e premiare la generosità dei nostri donatori”.