Promozione delle donazioni, sicurezza trasfusionale e importanza di plasma e plasmaderivati. Sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso sella 6a Conferenza Nazionale della Simti (la Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia), in programma a Rimini da domani, giovedì 9 maggio, a sabato 11. L’associazione raggruppa quasi duemila tra medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio biomedico che lavorano nei centri trasfusionali e nelle unità di raccolta sangue di tutta Italia.
Il programma è fitto di appuntamenti e prevede una serie di incontri con professionisti e rappresentanti delle associazioni di volontariato attive nel mondo della donazione. Dall’individuazione del plasma come risorsa strategica all’obiettivo dell’autosufficienza per i farmaci plasmaderivati, gli incontri saranno anche l’occasione per sensibilizzare e promuovere il dono, sottolineando l’importanza della sicurezza in ambito trasfusionale. Ma non solo. Le varie sessioni scientifiche vedranno anche momenti di partecipazione attiva dei congressisti, che potranno, su quesiti specifici, esprimere il proprio parere.
Come ha spiegato Pierluigi Berti, riconfermato alla presidenza della Simti anche per il biennio 2019-2020, “le attività trasfusionali sono condizionate dalla carenza di medici specialisti. Il primo valore da difendere per noi trasfusionisti è la sicurezza dei pazienti trasfusi, tutelata dalle norme nazionali ed europee: ma per continuare a farlo efficacemente i trasfusionisti stessi devono essere in numero adeguato e inseriti in una rete trasfusionale forte, nella quale operare in sinergia con le associazioni dei donatori. Oggi assistiamo invece ad una progressiva desertificazione delle nostre strutture, alla quale bisogna al più presto porre rimedio”.