Così il sangue umano, annusato dai cani, ci aiuta a riconoscere i tumori

2019-04-10T12:37:03+02:00 10 Aprile 2019|Curiosità|
di Emiliano Magistri

I cani possono riconoscere i tumori annusando un campione di sangue umano. È il risultato dello studio condotto dai ricercatori di BioScentDx, guidati da Heather Junqueira, e che è stato presentato in questi giorni in occasione del meeting annuale dell’American Society for Biochemistry and Molecular Biology a Orlando, in Florida.

La ricerca, per la quale sono stati addestrati quattro cani beagle, ha stabilito un’affidabilità del 97% dei casi esaminati, quindi con un margine di errore estremamente ridotto. Tuttavia, che questi animali abbiano una certa capacità nello scovare forme tumorali non è una novità: ad esempio riescono a capire se ci sono problemi alla prostata annusando le urine oppure ad anticipare crisi epilettiche o cali glicemici in base al cambiamento del profumo della pelle.

Per effettuare l’esperimento, Junqueira e gli altri ricercatori hanno utilizzato una forma di addestramento con il clicker (un metodo basato sulla teoria dei condizionamenti e quindi sul comportamentismo, che prevede l’utilizzo di un piccolo oggetto in grado di emettere un suono ogni volta che l’animale lo tocca) per insegnare ai beagle come distinguere i campioni di sangue normale da quelli di pazienti malati di tumore ai polmoni. Il risultato ha portato a identificare correttamente il 96,7% dei campioni malati e il 97,5% di quelli sani.

Obiettivo della ricerca, come riporta Medical XPress, è quello di riuscire a creare una formula per la diagnosi precoce del tumore ai polmoni grazie all’aiuto dei cani che, in tal modo, renderebbero più rapidi e meno invasivi gli esami per i pazienti stessi. Anche perché, tra le forme maligne, quella ai polmoni è una per la quale prima si interviene e maggiori sono le possibilità di sopravvivenza.