Una pianta contro la sclerosi multipla
L’Aism invade cinquemila piazze Italiane

2019-03-05T11:23:20+01:00 5 Marzo 2019|Primo Piano|
di Emiliano Magistri

Una gardenia o un’ortensia per incentivare la ricerca. In oltre 5mila piazze italiane, venerdì 8 marzo, per la Festa della donna, sabato 9 e domenica 10, sarà possibile acquistare una pianta per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla.

Si chiama “Bentornata Gardensia” ed è l’iniziativa promossa dall’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) per ribadire, ancora una volta, la necessità di garantire ancor più servizi sul territorio e per sottolineare lo stretto legame tra questa malattia e le donne, colpite in misura doppia rispetto agli uomini. Dati ufficiali, infatti, riportano che, nel nostro Paese, ogni giorno a sei donne viene diagnosticata la sclerosi multipla.

La locandina dell’iniziativa dell’Aism

Invalidante e cronica, si tratta di una delle malattie più gravi del sistema nervoso. Circa la metà delle persone con la SM non ha ancora compiuto 40 anni e in Italia se ne contano 118mila. Circa 3.400 i casi nuovi registrati ogni anno, una media di una diagnosi ogni tre ore. Grazie ai progressi effettuati dalla ricerca nel corso degli anni, pur non essendo stata trovata ancora una causa scatenante, a oggi è possibile contare su terapie in grado, quantomeno, di rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità della vita di coloro che ne sono affetti.

Alla base della sclerosi multipla c’è un processo di demielinizzazione, di perdita cioè di mielina, la membrana plasmatica delle cellule della neuroglia che rivestono il neurone. In pratica, una reazione del sistema immunitario scatena un attacco contro la mielina, attacco che consiste in un processo infiammatorio che colpisce le aree circoscritte del sistema nervoso centrale e provoca la distruzione della mielina e delle cellule che la producono (gli oligodendrociti). Queste aree di perdita si possono trovare ovunque negli emisferi cerebrali, in particolar modo in midollo spinale, cervelletto e nervi ottici: quando la fase inizialmente infiammatoria evolve in fase cronica, è lì che si assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva appunto il termine “sclerosi”.

Per molti anni si è pensato che questa malattia neurodegenerativa riguardasse solo la sostanza bianca (i fasci di fibre nervose che uniscono encefalo e midollo spinale) del sistema nervoso centrale, mentre studi recenti hanno dimostrato un coinvolgimento anche della cosiddetta sostanza grigia (l’insieme dei corpi e dei neuroni presenti all’interno del sistema nervoso centrale). Nel mondo il numero di persone malate oscilla tra i due milioni e mezzo e i tre milioni, di cui 600mila sono in Europa e oltre 118mila in Italia. La sua diffusione è maggiore nei territori lontani dall’Equatore, con climi temperati, come Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud. La prevalenza della malattia al contrario sembra avere una progressiva riduzione con l’avvicinarsi all’Equatore.