«Io, simbolo di tutti i volontari: andate a donare!» 
Parla Caramel, saltò il match per salvare una donna

2019-01-24T17:33:46+01:00 18 Gennaio 2019|Donazioni|

«Quando mi hanno proposto di donare il midollo osseo ho accettato a cuor leggero. Ho pensato fosse una cosa quasi naturale»

Fabio Caramel è un giovane calciatore veneto impegnato da anni nel volontariato. A 18 anni è diventato donatore di sangue, affiancato dai volontari di Admo Venezia. Sei anni fa la decisione di dire sì anche alla donazione di midollo osseo e ha compiuto quel gesto che è stato notato da tutti, a febbraio dello scorso anno: Fabio ha deciso di non andare a una partita della squadra in cui gioca, Spinea Fc, per andare a donare il midollo e salvare una donna gravemente malata. Un gesto che gli è valso un grande riconoscimento da parte del presidente Sergio Mattarella, il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per aver testimoniato in prima persona il valore e la responsabilità della scelta di donare il midollo osseo». 

Da dove è nata la sua decisione?

Sei anni fa, a cuor leggero, decisi di dire di sì con il pensiero che avrei affrontato la donazione vera e propria nel momento in cui mi avrebbero chiamato, e così è stato. Il fatto che abbia saltato una partita di calcio ha fatto molto clamore ma sono consapevole che ci sono moltissime altre persone che hanno compiuto il mio stesso gesto nel silenzio. Ciò nonostante, sono contentissimo che la notizia sia girata e abbia contribuito a sensibilizzare alla cultura del dono.

Che effetto le fa essere diventato Cavaliere della Repubblica?

Non mi aspettavo l‘eco mediatica che ho suscitato ma sono onorato e contento di aver ricevuto l’onorificenza. Onorato di aver raggiunto un titolo così importante e felice di essere stato menzionato ad alti livelli, ma sono assolutamente consapevole del perché abbiano premiato me e per questo vorrei che la mia nomina fosse un simbolo dell’impegno nella donazione anche di altri.

L’associazione di cui lei è co-fondatore e presidente si chiama “Uguale”…

Sono molto contento che insieme al mio gesto i media abbiano menzionato anche il mio lavoro con l’associazione. “Uguale” è stata creata da me e dal mio gruppo molto affiatato di amici veneziani, usiamo le nostre competenze per lavorare nel volontariato e le applichiamo in cause di beneficienza.

Un evento importante dell’associazione “Uguale” si chiama “Uguale days”, ce ne vuole parlare?

Uguale days è un festival di tre giorni in cui si alternano sport, musica, artigianato e divertimento e il cui ricavato finanzia i progetti di varie associazioni benefiche.  Dalla mia donazione è nata anche la collaborazione con Admo Venezia che finanzia e supporta parte dell’organizzazione del festival, lo scorso anno ad esempio ha finanziato una serata con il concerto di Frankie hi-nrg. Sono molto contento e soddisfatto che il mio gesto abbia contribuito a creare energie e sinergie positive tra diverse realtà associative nel campo della beneficenza.