Più di 200 donazioni, il record del muratore poeta
«E’ bello sentirsi utili agli altri. Fatelo anche voi»

2019-01-24T17:17:20+01:00 23 Ottobre 2018|Personaggi|

Ha al suo attivo ben duecentocinque donazioni, una media di 10 donazioni all’anno perché tutto è partito circa venticinque anni fa. E a chi gli contesta come abbiamo fatto noi di Donatorih24 che dieci donazioni di sangue all’anno  sono impossibili da fare risponde senza pensarci due volte: «Veramente se ne possono fare anche 13 all’anno. Io dono sia sangue che plasma…non è mica colpa mia se le persone donano solo sangue e quindi al plasma neanche ci pensano?!» Si chiama Andrea Barsotti, compie 55 anni a novembre ed è il “muratore poeta”, come lo conoscono tutti a Camaiore, in provincia di Lucca.  «Ho iniziato un po’ per caso. Mio fratello mi ha convinto, oggi è a quota duecentocentosettanta. Siamo una famiglia di donatori. Però adesso ha compiuto 61 anni, deve rallentare un po’».

Per il suo gesto ripetuto Barsotti è stato premiato con una pergamena di riconoscimento da Fratres Camaiore (nella foto di prima pagina).

A Donatorih24 racconta la sua storia: ha iniziato con la donazione di sangue e poi via via, ha accettato di donare anche il plasma «come tutti anche io non ho sempre molto tempo, ma per donare lo trovo», dice. Ha appena finito la sua giornata di lavoro «faccio il muratore, ma con la vocazione per la poesia».

Barsotti ha cominciato facendo in un anno una media di tre donazioni di sangue e tre di plasma, e poi è arrivato anche a dieci-tredici. Spesso oramai sono gli infermieri del centro trasfusionale che glielo chiedono: «mi chiedono di donare plasma perché dicono che ce n’è molto bisogno. E io lo faccio perché mi fa sentire bene pensare che una parte di me venga data a chi ne ha bisogno».

Dopo un po’ che ha iniziato a donare Andrea ha capito quanto importante fosse quel gesto e quanto sia importante aiutare la comunità «ho iniziato a fare volontariato, e per un certo periodo, dodici anni fa, sono stato anche nella segreteria della mia sezione Fratres. Credo che bisognerebbe dire a tutti quanto ci si senta orgogliosi di se stessi una volta diventati donatori. Lei sa, non c’è abbastanza sangue, ce n’è sempre bisogno e le persone dovrebbero capire che essere donatori significa avere un documento in più che dice che sei sano e che da te nulla di brutto può arrivare».

Barsotti vorrebbe gridarlo al mondo: «Donate! Così non aiuterete solo gli altri ma vi sentirete meglio: quando vi guardate allo specchio è un sentimento di soddisfazione quello che proverete». Per questo nel tempo Andrea ha cercato di convincere tanti altri, «a volte ci son riuscito, altre volte le persone mi rispondono “ora ci penso”…e quando dicono così le cose non vanno sempre benissimo.Vi dico: non ci pensate troppo!» Parola di muratore-poeta.