Talassemia tra nuove terapie e trasfusioni

2018-05-03T11:08:36+02:00 4 Maggio 2018|Attualità|

La talassemia, o anemia mediterranea, è al centro di un interessante articolo pubblicato sul sito web Primocanale.it, un portale dedicato alle notizie provenienti dalla Liguria.

Nel brano si parla della nuova terapia genica di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi: una terapia rivoluzionaria sulla quale, tuttavia, il direttore del Centro nazionale sangue, Giancarlo Maria Liumbruno, ha espresso cautela.

Nell’articolo però si sottolinea l’importanza della donazione vista l’essenzialità delle trasfusioni nella cura della patologia.

«La cura tradizionale consiste, ancora oggi, in trasfusioni di sangue periodiche, ogni tre settimane circa nei casi più gravi, per contrastare l’anemia dovuta al difetto genetico e dalla terapia di eliminazione del ferro in eccesso che – leggiamo su Primocanale.it – si accumula con le trasfusioni. Questa terapia, in passato, costituiva il carico più pesante per i pazienti in quanto la somministrazione del solo farmaco allora disponibile avveniva per infusione sottocutanea lenta, 8-10 ore al giorno, tramite una pompa-siringa, portava ad una scarsa aderenza dei pazienti che subivano così le gravi complicanze dovute all’accumulo di ferro in organi vitali come cuore e fegato che ne compromettevano la sopravvivenza.

«Attualmente – leggiamo ancora nell’articolo – la carenza di sangue è un problema preoccupante, dovuto molto all’invecchiamento della popolazione, ed in questo senso è importantissima l’opera delle associazioni dei pazienti nella sensibilizzazione al gesto della donazione. L’Italia è un paese leader nell’ambito di questa patologia, e il Centro della microcitemia dell’ospedale Galliera fa di Genova una delle città all’avanguardia nella cura».

 

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